Il 48 è uno Spumante Metodo Classico, Brut Nature che conquista al primo sorso. Il colore dorato è solo l’anticipo di qualcosa di strutturato dove il territorio dell’Oltrepò Pavese insieme al vitigno Pinot Nero si uniscono in una grande espressione gustativa. L’eleganza e il corpo si ergono come una piramide nel cui vertice le bollicine brillano di gioia come fuochi d’artificio.
Le note di sottobosco, di lieviti e di pasticceria si stringono in un sorso verticale, solido, che si mantiene vivo nella sua freschezza e croccantezza degli aromi. Sfumature agrumate e floreali fanno da corollario ad una complessità degna di un metodo classico di alto livello. 48 sono i mesi di affinamento sui lieviti di questo spumante rifermentato in bottiglia da agricoltura biologica. Le bollicine continuano a salire, come il mio piacere ad ogni sorso.
È uno Spumante che destinerei alla migliore accoglienza delle persone care. Eleganza ed espressione naturale si accompagnano a piatti altrettanto veri come possono essere gli insaccati prodotti nel territorio. Da assaggiatore ogni tanto capita che si senta l’esigenza di non dire altro e di invitare semplicemente all’assaggio, è questo il caso.
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC. Vino rosso amaro di Rovescala, proveniente dal Cru Gaggiarone.
Un vino della tradizione in cui l’uva Croatina della vendemmia 2007 ha concentrato colori solidi nel calice. Impenetrabili nel cuore del calice, lasciano intravedere un rosso mattonato vivo dai riflessi rubino sulle pareti. Pesa, si muove sinuosamente disegnando archetti lenti. Il bouquet che si palesa al naso è ampio, fruttato di ciliegia e prugna in confettura, sottobosco di muschio, cuoio, carruba, goudron… infine una nota eterea, alcolica, avvolgente.
Il sorso è ancora fresco e vivo, con un tannino vellutato ma risoluto nel chiedere un accompagnamento succulento. Ha scorrevolezza, lascia un buon sapore di frutta rossa matura nel retrogusto. Permane a lungo tra le labbra accompagnato da un finale in cui si aggiungono sensazioni tattili polverose e minerali/saline nel gusto.
È un vino biologico ottenuto da uve coltivate a 250-300 m/slm, in vigne di oltre 50 anni. Viene vinificato e matura in cemento per almeno tre anni, affina poi in bottiglia. Il volume alcolico è del 14,5%. Aldilà di questa analisi vi sono poi le note soggettive e sentimentali che comunica un vino. In questo caso ritrovo ricordi agricoli, le corti dei caseggiati di campagna, i tavoli in formica con le lampadine tirate sopra nelle serate d’estate. Sapori netti come quello del salame nostrano tagliato spesso e dei sottaceto fatti in casa. Questo Gaggiarone Riserva 2007 evoca sapori veri, quasi rustici, che parlano di natura, di fatica, di terra. Marne, calcari, argille, sabbie. Esce dai canoni dei “rossi” precisi e pettinati, si potrebbe dire che è rock o ribelle come personalità. Sincero e unico come deve essere ogni vino vero.
Antipasto di salame, pasta lunga al ragù, fontina stagionata e… pagnotta di semola di grano duro in accompagnamento. Direi che per la prima volta posso usare la definizione di “vino a tutto pasto” per questo Gaggiarone.
Il logorio della vita moderna minaccia la nostra esistenza, e allora? Allora affidiamoci alle virtù salutari del Buttafuoco Storico dell’Oltrepò Pavese. Una botta di Polifenoli e Resveratrolo che oltre alla bontà del vino ti regalano una forte azione protettiva sul cuore e una potente attività antiossidante.
Quello che vi presento è un Buttafuoco da agricoltura biologica. A produrlo è la cantina Quaquarini di Canneto Pavese (PV) che ne coltiva le uve nella vigna storica di Pregana, a cavallo dei comuni di Castana, Montescano e Canneto Pavese, al centro della zona del Buttafuoco.
Il vino ha davvero tanto colore e toni scuri quasi impenetrabili. I profumi sono austeri e intimoriscono, come trovarsi con l’auto in panne in una serata nebbiosa, bussare alla porta di una cascina e trovarsi di fronte una persona anziana, rugosa e barbuta con lo sguardo severo. Ne esce un profumo di bosco, di tabacco, di frutta macerata. Riesco a scorgere il caminetto dietro le sue spalle che scalda la stanza. L’accoglienza all’assaggio è la migliore possibile, si apre su aromi dolci di frutta sotto spirito, ciliegia, frutti di bosco. La bocca si scalda del 14° di vol. Mi guardo intorno è arrivano sentori speziati e di astringenza tannica. Mi accomodo sul divano ammirando la stanza piena di oggetti e questa annata 2015. Tutto sa di lavoro in campagna, di stagioni e di tradizione. La persistenza è lunga ed è un ottimo accompagnamento ad una chiacchierata in compagnia. Ho immaginato l’abbinamento con le castagne ma uno stufato con polenta sarebbe più appropriato.
L’uvaggio è Croatina 50%, Barbera 35%, Ughetta di Canneto 15%.
Bel vino, forte, austero, dolce ed equilibrato allo stesso tempo. Un classico che rende merito ad un territorio di grande valore.
Nota sul Buttafuoco
Il marchio adottato è composto da un ovale, rievocazione della botte tipica dell’Oltrepò Pavese, sostenuto dalla scritta Buttafuoco e dal quale si dipartono due nastri rossi rappresentativi dei due torrenti, il Versa e lo Scuropasso, che delimitano la zona storica di produzione; all’interno la sagoma di un veliero sospinto da vele infuocate a ricordare che nella seconda metà del 1800, la Marina Imperiale austro-ungarica varò una nave dal nome “Buttafuoco”.
La leggenda vuole che il nome sia il ricordo di una battaglia perduta da una compagnia di marinai imperiali, comandati a operazioni di traghettamento sul fiume Po nei pressi di Stradella e successivamente impiegati su queste nostre colline nella guerra contro i franco-piemontesi. Un vino del luogo chiamato Buttafuoco ebbe più successo del fuoco della battaglia nell’ attirare a sè i baldi marinai, i quali, dentro una grande cantina, fecero strage di botti e bottiglie.
Provincia di Brescia Comuni di: Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Cortefranca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d’Iseo, Cellatica e Gussago, parte di Cologne, Coccaglio, Rovato, Cazzago S. Martino e Brescia.
Provincia di Pavia Comuni di: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de Giorgi, Rocca de Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e per parte dei comuni di Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.
tipologie Oltrepò Pavese metodo classico (anche rosé) Oltrepò Pavese metodo classico Pinot nero (anche rosé, chiamato Cruasé)
Sforzato di Valtellina / Sfursat di Valtellina DOCG
Provincia di Sondrio Comuni: in sponda orografica sinistra del fiume Adda, i comuni da Ardenno a Tirano; parte di Piateda e Ponte in Valtellina; in sponda orografica sinistra, Villa di Tirano frazione Stazzona e in parte Albosaggia.
tipologie Sforzato di Valtellina o Sfursat di Valtellina
uvaggio Nebbiolo (localmente chiamato Chiavennasca) minimo 90%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 10%.
Provincia di Sondrio Comuni di: Ardenno, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Buglio in Monte, Caiolo, Castione Andevenno, Chiuro, Montagna in Valtellina, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Sondrio, Teglio, Tirano, Tresivio e Villa di Tirano.
Provincia di Brescia Comuni di: Capriano del Colle e Poncarale.
tipologie Capriano del Colle bianco (anche superiore e frizzante) Capriano del Colle rosso (anche novello e riserva) Capriano del Colle Trebbiano (anche frizzante) Capriano del Colle Marzemino
uvaggio Capriano del Colle bianco: Trebbiano di Soave o Trebbiano di Lugana e/o Trebbiano Toscano minimo 60%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 40%.Capriano del Colle rosso: Marzemino (localmente chiamato Berzemino) minimo 40%; Merlot minimo 20%; Sangiovese minimo 10%; possono concorrere uve a bacca rossa, massimo 10%. Capriano del Colle Trebbiano: Trebbiano di Soave o Trebbiano di Lugana e/o Trebbiano Toscano minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Capriano del Colle Marzemino: Marzemino 100%.
Provincia di Brescia Comuni di: Paratico, Capriolo, Adro, Erbusco, Corte Franca, Iseo, Ome, Monticelli Brusati, Rodengo Saiano, Paderno Franciacorta, Passirano, Provaglio d’Iseo, Cellatica e Gussago, parte dei comuni di Cologne, Coccaglio, Rovato, Cazzago San Martino e parte di Brescia.
tipologie Curtefranca bianco Curtefranca rosso
uvaggio Curtefranca bianco: Chardonnay minimo 50%; possono concorrere Pinot bianco e/o Pinot nero, massimo 50%. Curtefranca rosso: Cabernet franc e/o Carmenere minimo 20%; Merlot minimo 25%; Cabernet Sauvignon 10%-35%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%.
Province di Brescia, Mantova e Verona Provincia di Brescia, comuni di: Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S. Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano del lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo Sirmione. Provincia di Mantova, comuni di: Monzambano, Ponti sul Mincio, e in parte il territorio di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Solferino e Volta Mantovana. Provincia di Verona, comuni di: Bardolino, Castelnuovo del Garda, Cazzano di Tramigna, Garda, lllasi, Lazise, Mezzane, Montecchia di Crosara, Roncà, Sant’Ambrogio Valpoticella, S. Giovanni Ilarione, San Pietro in Cariano, Tregnago, e in parte il territorio di Affi, Badia, Calavena, Brentino Belluno, Bussolengo, Caldiero, Caprino Veronese, Cerro, Cavaion, Colognola ai Colli, Costermano, Dolcè, Fumane, Grezzana, Lavagno, Marano, Monteforte d’Alpone, Negrar, Pastrengo, Pescantina, Peschiera, Rivoli, San Bonifacio, San Martino B.A., San Mauro di Saline, Soave, Sommacampagna, Sona, Torri dei Benaco, Valeggio sul Mincio, Verona, Vestenanuova, Villafranca.
menzioni geografiche Classico: comuni di Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, San Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano dei Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo, Sirmione.
uvaggio Garda Garganega, Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Tai (limitatamente ai territori della provincia di Verona), Riesling italico; Riesling, Cortese, Sauvignon: minimo 85% del vitigno corrispondente; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Garda Cabernet (Cabernet franc e/o Cabernet sauvignon e/o Carmenère), Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Mertot, Pinot nero, Marzemino, Corvina, Barbera: minimo 85% del vitigno corrispondente; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%. Garda Classico bianco: Riesling e/o Riesling italico minimo 70%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 30%. Garda Classico rosso e chiaretto: Groppello (Gentile, S.Stefano e Mocasina) minimo 30%; Marzemino minimo 5%; Sangiovese minimo 5%; Barbera minimo 5%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 10%. Garda Classico Groppello: Groppello (Gentile, Mocasina e Groppellone) minimo 85%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%.
Provincia di Mantova Comuni di: Viadana, Sabbioneta, Dosolo e Pomponesco e l’Oltrepò mantovano, in provincia di Mantova, i comuni di Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Benedetto Po, Revere, Poggio Rusco, Sermide.
menzioni geografiche Viadanese-Sabbionetano: comuni di Viadana, Sabbioneta, Dosolo e Pomponesco e l’Oltrepò mantovano. Oltrepò Mantovano: comuni di Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Benedetto Po, Revere, Poggio Rusco, Sermide.
Province di Brescia e Verona Provincia di Brescia, comuni di: Desenzano, Sirmione, Pozzolengo e Lonato. Provincia di Verona, comune di: Peschiera del Garda.
tipologie Lugana (anche superiore, riserva, vendemmia tardiva e spumante)
uvaggio Trebbiano di Soave localmente chiamato Turbiana o Trebbiano di Lugana minimo 90%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 10%.
Provincia di Pavia Comuni di: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e per parte dei territori di questi altri comuni: Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.
tipologie Oltrepò Pavese rosso (anche riserva) Oltrepò Pavese rosato (anche frizzante) Oltrepò Pavese bianco Oltrepò Pavese Barbera (anche riserva e frizzante) Oltrepò Pavese Riesling (anche superiore, riserva, frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Cortese (anche frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Moscato (anche frizzante, spumante, passito e liquoroso) Oltrepò Pavese Malvasia (anche frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Pinot nero, vinificato in bianco (anche frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Pinot nero, vinificato in rosato (anche frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Chardonnay (anche frizzante e spumante) Oltrepò Pavese Sauvignon (anche spumante) Oltrepò Pavese Cabernet Sauvignon
uvaggio Oltrepò Pavese rosso e rosato: Barbera 25%-65%; Croatina 25%-65%; Uva rara e/o Ughetta (Vespolina) e/o Pinot nero, massimo 45%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%. Oltrepò Pavese bianco: Riesling e/o Riesling italico minimo 60%; Pinot nero o altre uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 40%. Oltrepò Pavese Barbera: Barbera minimo 85%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%. Oltrepò Pavese Riesling: Riesling renano e/o Riesling italico minimo 85%; Pinot nero e/o Pinot grigio e/o Pinot bianco, massimo 15%. Oltrepò Pavese Cortese: Cortese minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Oltrepò Pavese Moscato: Moscato bianco minimo 85%; Malvasia di Candia aromatica massimo 15%. Oltrepò Pavese Malvasia: Malvasia di Candia aromatica minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%. Oltrepò Pavese Pinot nero, vinificato in bianco e vinificato in rosato: Pinot nero minimo 85%; Pinot grigio e/o Pinot bianco e/o Chardonnay, massimo 15%. Oltrepò Pavese Chardonnay: Chardonnay minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Oltrepò Pavese Sauvignon: Sauvignon minimo 85%; possono concorrere uve a bacca bianca, non aromatiche, massimo 15%. Oltrepò Pavese Cabernet sauvignon: Cabernet sauvignon minimo 85%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 15%.
Provincia di Pavia Comuni di: Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Bosnasco, Calvignano, Canevino, Canneto Pavese, Castana, Cecima, Godiasco, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montù Beccaria, Mornico Losana, Oliva Gessi, Pietra de’ Giorgi, Rocca de’ Giorgi, Rocca Susella, Rovescala, Ruino, San Damiano al Colle, Santa Maria della Versa, Torrazza Coste, Volpara, Zenevredo e per parte dei territori di questi altri comuni: Broni, Casteggio, Cigognola, Codevilla, Corvino San Quirico, Fortunago, Montebello della Battaglia, Montesegale, Ponte Nizza, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano, Santa Giuletta, Stradella, Torricella Verzate.
Provincia di Brescia Comuni di: Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Capo Valle, Idro, Treviso Bresciano, Provaglio Valsabbia, Sabbio Chiese, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, San Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe del Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Sirmione.
tipologie Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano bianco Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano rosso (anche chiaretto) Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano Groppello
uvaggio Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano bianco: Riesling Italico e/o Riesling Renano minimo 80%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 20%. Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano rosso: Groppello (nei tipi Gentile, S. Stefano e Mocasina) 30%-60%; Sangiovese 10%-25%; Marzemino (Berzemino) 5%-30%; Barbera 10%-20%; possono concorrere altre uve, massimo 10%. Riviera del Garda Bresciano / Garda Bresciano Groppello: Groppello (Gentile, Groppellone e Mocasina) minimo 85%; possono concorrere altre uve, massimo 15%.
Province di Milano, Lodi e Pavia Provincia di Milano, comune di: San Colombano al Lambro. Provincia di Lodi, comuni di: Graffignana e Sant’Angelo Lodigiano. Provincia di Pavia, comuni di: Miradolo Terme e Inverno Monteleone.
tipologie San Colombano al Lambro / San Colombano rosso (anche frizzante) San Colombano al Lambro / San Colombano bianco (anche frizzante)
uvaggio San Colombano al Lambro / San Colombano rosso: Croatina 30%-50%; Barbera: 25%-50%; Uva rara massimo 15%; possono concorrere uve a bacca rossa, massimo 15%. San Colombano al Lambro / San Colombano bianco: Chardonnay minimo 50%; Pinot nero minimo 10%; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%.
Provincia di Bergamo Comuni di: Predore, Sarnico, Viadanica, Adrara S.Rocco, Adrara S. Martino, Foresto Sparso, Villongo, Gandosso, Credaro, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Chiuduno, Carobbio degli Angeli, Zandobbio, Trescore Balneario, Luzzana, Entratico, Vigano S. Martino, Borgo di Terzo, Berzo San Fermo, Pradalunga, Cenate Sopra, Cenate Sotto, S. Paolo D’argon, Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Montello, Costa Mezzate, Bolgare, Telgate, Gorle e Pedrengo Gorlago, Albano S. Alessandro, Torre De’ Roveri, Scanzorosciate, Villa di Serio, Nembro, Alzano Lombardo, Ranica, Torre Boldone, Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Villa D’Almè, Almenno S. Salvatore, Almenno S. Bartolomeo, Palazzago, Caprino Bergamasco, Cisano Bergamasco, Pontida, Villa D’Adda, Calusco D’Adda, Terno D’Isola, Chignolo D’Isola, Bonate Sotto, Bonate Sopra, Ponte San Pietro, Presezzo, Brembate Sopra, Mapello, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Carvico, Ambivere, Barzana, Paladina.
tipologie Terre del Colleoni / Colleoni Pinot bianco (anche frizzante e spumante) Terre del Colleoni / Colleoni Pinot Grigio (anche frizzante e spumante) Terre del Colleoni / Colleoni Chardonnay (anche frizzante e spumante) Terre del Colleoni / Colleoni Incrocio Manzoni (anche frizzante e spumante) Terre del Colleoni / Colleoni Moscato Giallo (anche frizzante e passito) Terre del Colleoni / Colleoni Schiava (anche frizzante) Terre del Colleoni / Colleoni Merlot (anche novello e frizzante) Terre del Colleoni / Colleoni Marzemino (anche frizzante) Terre del Colleoni / Colleoni Cabernet (anche frizzante) Terre del Colleoni / Colleoni Franconia (anche novello e frizzante); Terre del Colleoni / Colleoni Incrocio Terzi (anche novello e frizzante) Terre del Colleoni / Colleoni spumante
uvaggio Terre del Colleoni / Colleoni Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Incrocio Manzoni, Moscato giallo: minimo 85% del vitigno corrispondente; possono concorrere uve a bacca bianca, massimo 15%. Terre del Colleoni / Colleoni Schiava (da Schiava Nera), Merlot, Cabernet (da Cabernet Sauvignon), Franconia, Incrocio Terzi, Marzemino: minimo 85% del vitigno corrispondente; possono concorrere uve a bacca rossa, massimo 15%. Terre del Colleoni / Colleoni spumante: Chardonnay e/o Pinot bianco e/o Pinot nero e/o Incrocio Manzoni e/o Pinot Grigio.
Provincia di Bergamo Comuni di: Villongo, Credaro, Cenate Sotto, Gandosso, Carobbio degli Angeli, San Paolo d’Argon, Torre de’ Roveri, Villa di Serio, Ranica, Entratico. In parte dei comuni di: Predore, Sarnico, Viadanica, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Foresto Sparso, Castelli Calepio, Grumello del Monte, Bolgare, Chiuduno, Gorlago, Zandobbio, Trescore Balneario, Luzzana, Cenate Sopra, Costa di Mezzate, Montello, Bagnatica, Brusaporto, Seriate, Albano Sant’Alessandro, Scanzorosciate, Nembro, Alzano Lombardo, Torre Boldone, Bergamo, Ponteranica, Sorisole, Villa d’Almè, Paladina, Valbrembo, Mozzo, Curno, Palazzago, Pontida, Barzana, Mapello, Villa d’Adda, Carvico, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Telgate.
Provincia di Sondrio Comuni di: in sponda orografica sinistra del fiume Adda, i comuni da Ardenno a Tirano; parte di comuni di Piateda e Ponte in Valtellina; in sponda orografica sinistra, Villa di Tirano frazione Stazzona e in parte Albosaggia.
tipologie Valtellina Rosso / Rosso di Valtellina
uvaggio Nebbiolo (localmente chiamato Chiavennasca) minimo 90%; possono concorrere uve a bacca rossa, non aromatiche, massimo 10% (tipicamente Rossola e Pignola).
Provincia di Brescia Comuni di: Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S.Felice del Benaco, Puegnago del Garda, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze del Garda, Moniga del Garda, Soiano del Lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole. Parte dei comuni di Lonato del Garda e di Desenzano del Garda.
tipologie Valtènesi (anche chiaretto)
uvaggio Groppello (Gentile e/o Mocasina) minimo 50%; possono concorrere uve a bacca rossa, massimo 50%.
Fonti: Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali); Enti regionali; Consorzi produttori. Dati estrapolati dai disciplinari di produzione, aggiornati sulla base delle informazioni reperite, uniformati nell’esposizione e organizzati da Dipende che Vino.
Interessante vino ottenuto da un vitigno che non conoscevo, l’Uva della Cascina. Antico vitigno autoctono della valle Staffora in Oltrepò Pavese. È stato recuperato grazie al Professor Attilio Scienza dell’Università di Milano. All’Azienda Agricola Montelio il merito d’averlo messo a dimora nelle sue vigne e vinificato. Il nome La Gaina significa ‘la gallina’ in dialetto lombardo ma potrebbe anche voler dire ‘la sbornia’, essere ‘in gaina’ cioè brilli (a ricordare l’andamento incerto delle galline), ma la gallina in etichetta è quasi certamente legata al pollame che da sempre popola le aie dei poderi agricoli, più che all’eccesso dell’inebriante nettare. Ha comunque il 13,5% di volume alcolico.
Veniamo alle caratteristiche: il colore ha toni rubini intensi ed una consistenza quasi impenetrabile. I profumi vanno dal vinoso ai piccoli frutti neri di more, ribes, poi la prugna. Evidente una vena speziata e qualcosa che rimanda all’inchiostro. In bocca domina un frutto selvatico con nota amarotica e speziata. Gli aromi sono persistenti in un finale piacevolmente amarotico. I tannini ci sono ma sono in secondo piano rispetto all’acidità che caratterizza questa ‘gaina’. Sicuramente ha una personalità unica che la rende facilmente abbinabile a piatti con tendenza dolce, penso ad esempio a carni in agrodolce, risotto alla zucca o più semplicemente ai salumi tipici della zona dove la grassezza richiede un vino con buona acidità.
Vista su una delle colline vitate di Montelio
La storia di Montelio arriva da molto lontano, è da metà del 1200 che in questo podere, chiamato ‘grangia’ poiché forniva il sostentamento al Monastero di San Senatore, viene coltivata l’uva. La svolta produttiva è però arrivata intorno alla metà dell’800 con l’acquisto dei terreni da parte dell’Ing. Angelo Domenico Mazza che diede inizio alla produzione di vini a marchio Montelio. Ad oggi sono 30 gli ettari vitati con varietà sia bianche che rosse. Il comune è quello di Codevilla in provincia di Pavia.
Tornando al vino degustato, sono pienamente soddisfatto e felice d’aver scoperto l’Uva della cascina. Comunque più che una gallina mi ricorda un gallo, di quelli piccoli e impettiti che cantano a squarciagola e non hanno paura di confrontarsi con gli altri galli, anche quelli belli grossi tipo ‘Cabernet’. Da scoprire.
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