Depero rosso 2020, Vivallis

Vino dedicato al futurista, sperimentatore e teorico degli sviluppi industriali delle arti Fortunato Depero che nella Vallagarina, dove ha sede la società cooperativa Vivallis, trovò ispirazione per il suo lavoro. “Iride nucleare di gallo” è l’opera in etichetta. Le uve sono di Lagrein e Merlot.

Impenetrabile e misterioso alla vista, denso e pesante, concede un contorno scarlatto giusto sui bordi. Anche al naso si apre circospetto. Apre spiragli di frutta nera macerata di more, mirtilli  e speziature di chiodo di garofano e vaniglia.

L’assaggio arriva come una stretta di mano vigorosa. Si fa conoscenza e svela una personalità buona e disponibile. 

Acidità e volume alcolico del 13,5% sono ben bilanciati, il tannino setoso. La struttura si regge su questi tre pilastri. La progressione lineare, composta. Nell’allungo si scioglie la gustosa composta di frutta, un ritorno di ciliegia surmatura.

Ho ricordato alcune opere di Depero, il movimento, l’armonia delle forme. Ci sono anche in questo vino ma più che altro il parallelo lo si trova nella precisione delle linee che, parlando di vino si ritrovano anche qui. Il blend di uve è azzeccato, l’una è complementare all’altra. L’opera che ne esce è un disegno enoico esclusivo che associa eleganza e piacevolezza.

I secondi di carne ci andrebbero a nozze, inizio a salivare pensando ad un filetto di chianina. 

Bel vino da regalarsi o da regalare.