Vini di Gallura: tre di Tani

Le recenti e legittime proteste dei pastori sardi mi hanno portato a voler parlare di vini sardi e, anche se alla lontana, sostenere i prodotti tipici di quella splendida regione che è la Sardegna. Ho scelto alcuni vini della Cantina Tani, situata in Gallura nel paese di Monti. Il primo assaggiato è stato il  Vermentino di Gallura Superiore, Taerra 2017. Bel colore, giallo paglierino intenso, profumi delicati di fiori bianchi e agrumi come il mandarino e il limone, qualcosa anche di erbe aromatiche come il basilico. In bocca è di gran corpo, le sensazioni morbide quasi burrose sulla lingua fanno da contraltare ad una splendida mineralità che gli sta intorno e che chiude il sorso in un bellissimo equilibrio. Maestoso. Davvero buono. 

Pur essendo una zona famosa per il Vermentino, Tani produce anche due rossi che mi incuriosivano parecchio. Il Donosu, Connonau di Sardegna 2017 è molto diverso dai Cannonau del sud della regione o perlomeno da quelli che ho avuto modo di assaggiare. È più sottile e riporta a frutti freschi, erbe balsamiche, rosa, mirtilli. In bocca è leggiadro, minerale e sapido, si ammorbidisce in un finale abbastanza equilibrato. Si apprezza la sua fragranza aromatica. Per la sua freschezza e mineralità mi ricorda certe Barbera piemontesi. Da apprezzare con un bel formaggio pecorino di media stagionatura.

L’altro rosso di Tani è il Serranu 2015, blend di Cannonau 45%, Merlot 10% e altre varietà rosse non specificate. Affina in botti da 1000 litri per 24 mesi. Dimenticavo di dire che in questa zona i suoli hanno una forte componente di granito. Il colore del Serranu è impenetrabile, giusto sui bordi rilascia un rubino/granato intenso. La rotazione del calice è ‘pesante’, si formano archetti che lentamente ritornano nel vino. I profumi sono eleganti, di frutti in confettura, erbe balsamiche, rabarbaro, menta. Spezie, chiodi di garofano. In bocca ha un bel corpo, il frutto è sciropposo, il tannino composto. Gli aromi retronasali riportano alle erbe balsamiche. È un gran rosso, rotondo e lungo. Finale fresco di bacche nere, more e mirtilli. Sogno un maialino arrosto da accompagnare a questa perla rossa di Gallura.

Sarà che è ancora inverno e che i ‘rossi’ la fanno da padrona ma lo trovo davvero ottimo come piacevolezza ed unico come carattere.

Luca Gonzato