Petelia 2016, Ceraudo

Nel lontano 2005 veniva lanciato Google Maps e da allora si potè localizzare qualunque località con un semplice clic. Così, di fronte a questa bottiglia, mi sono messo in viaggio percorrendo oltre 1000 km sullo schermo del mio iMac. Sono arrivato in Contrada Maremonti, sulla strada che scende verso il mar Ionio. Ho visto le vigne e la vicina Strongoli (Kr). Posso immaginare la brezza marina, il sole caldo, lo sferragliare del treno che passa vicino alla spiaggia. Un sorso di Petelia 2016 per confermare almeno un pochino quello che immagino. Il bouquet aromatico è ricco, di fiori bianchi, petali di rosa, pesca gialla, ananas, fieno, agrumi. Notevole la spalla acida e la sapidità. Lungo e teso si ammorbidisce giusto sul finale lasciando un bel ricordo di frutto giallo polposo. Guardo questo colore splendente nel calice che sembra dirmi ‘ho preso tanto sole vicino al mare’ poi guardo fuori dalla finestra e sembra autunno…. meglio tornare su Maps e immaginare viaggi estivi che a Milano il weekend sarà una chiavica… 

https://goo.gl/maps/wsWC767gVThmvQ6V6

L’Azienda Agricola di Roberto Ceraudo ottiene questa Petelia (Val di Neto IGT), dalle varietà Greco bianco 50% e Mantonico 50%. Si trova sui 12€. Petelia era il nome che in epoca romana identificava la città divenuta successivamente Strongoli. Sul collo della bottiglia è rappresentata, in rilievo sul vetro, una testa velata. Ipotizzo sia quella di Demetra. Era l’effigie riprodotta sulle monete di Petelia risalenti alla fine del IV secolo a.C.. ma magari non è così. Qualcuno ne sa qualcosa?

Buon weekend …almeno di vino.

Luca Gonzato