Un Pros… anzi un Asti secco

Asti secco, DuchessaLia

Come al solito, facendo la spesa, ho fatto tappa alla corsia vini. Guardando nello scaffale più in basso ho visto quello che ero speranzoso di trovare, lo spumante Asti secco da uve di Moscato. Non avevo ancora assaggiato questa novità vinicola così volentieri l’ho messo nel cestino. Innanzitutto la bottiglia, DuchessaLia è giocata sui toni del bianco, vetro opaco, direi ‘figa’ questa bottiglia, tanto non si scandalizza nessuno. Lo spumante alla vista è brillante, giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli, le bollicine sono abbastanza fini e molto persistenti. Gli aromi vanno dai fiori bianchi, glicine, al fruttato, mela verde, lychées, uva spina. Raffinato nella sua semplicità, se ami il moscato questa è una bella interpretazione. Penso sia un ottimo prodotto, dedicato ai giovani, al mondo dell’aperitivo, con un particolare occhio di riguardo al pubblico femminile che probabilmente apprezza maggiormente i sentori dolci che caratterizzano questo spumante dry. Si dice faccia concorrenza al Prosecco, forse è così, per quanto riguarda il tipo di produzione (metodo Martinotti/Charmat) e il target ma in quanto all’uva, la Glera (Prosecco) si esprime con ben altri aromi. Spero che i gestori dei bar lo propongano come alternativa al Prosecco visto che come fascia di prezzo siamo allo stesso livello. Mi piace questo Asti secco ma probabilmente lo apprezzerei maggiormente con un grado zuccherino inferiore, idealmente brut, extra brut o pas dosé. Avessi ancora vent’anni ne terrei comunque un paio di bottiglie in frigorifero da offrire alle nuove ‘amiche’.

Luca Gonzato