Cantina Fongoli, Montefalco

Visita alla Cantina Fongoli di Montefalco. Ad accompagnarci tra le antiche mura c’è Gaia, ci racconta di come Fongoli si distingua dagli altri produttori per la scelta di operare in biodinamica e per aver introdotto l’uso dell’anfora nella produzione del Sagrantino ‘Fracanton’.

Emozionante entrare nell’archivio storico dove riposano bottiglie dagli anni 60.

Il Sagrantino, per la sua quantità di tannini, sostanza colorante e volume alcolico è un vino predisposto all’invecchiamento, immagino quali belle sorprese possano riservare queste bottiglie.

In uno spazio attiguo abbiamo fatto una portentosa degustazione partendo dai bianchi, Grechetto e Trebbiano Spoletino, il primo più fresco e semplice, gradevolissimo in queste serate d’estate, mentre il secondo, grazie anche ad una breve macerazione sulle bucce senza filtrazione aveva un bel corpo ed aromi intensi che andavano dagli agrumi all’albicocca con bella persistenza aromatica.

A seguire, i rossi, Montefalco Rosso 2015, blend di Sangiovese con percentuali minori di Sagrantino (20%), Cabernet S. e Merlot. Ottimo vino da pasto, equilibrato e fresco.

L’altro Montefalco rosso assaggiato è il Serpullo, 18 mesi in botte grande. Rotondo, complesso, con delicate note di tostatura.

Ora i Sagrantini, 2008, perfetto in questo momento, morbido con tannini vellutati, frutti rossi che mantengono una bella freschezza. Lungo e persistente, gli darei almeno 92 punti. Top!. Assaggiato poi il 2011 che, per quanto già pronto ed ottimo, lascerei maturare un’altro anno almeno.

Ora il mitico Sagrantino Fracanton vinificato in anfora, senza solfiti a contatto con l’aria con macerazione fino a 3 mesi e successivo affinamento minimo di 3 anni in botti grandi ed un anno in vetro. Questo ti stupisce perchè oltre a mantenere le migliori caratteristiche fruttate e di affinamento regala aromi balsamici, mentolati. Senza dubbio un Sagrantino maestoso e, a ragione, l’orgoglio di questa cantina.

Infine il Passito, accenderei dei fuochi d’artificio per comunicare questo vino che ha delle note dolcissime sorrette da una bella acidità.

Il calice perfetto per conquistare chiunque, così, in modo naturale, come i vini di Fongoli. 

Luca Gonzato