Categoria: Anfora

Nativ-13, Leban

Qualche mese, a Nova Gorica (la parte Slovena di Gorizia), ho assaggiato un macerato che mi era piaciuto molto e così, al ritorno a casa, tramite il web ho trovato la cantina produttrice e fatto un ordine.
I vini sono arrivati e, come un bambino che riceve un nuovo giocattolo, ho aperto i cartoni e ho preso quello che aveva più anni, il Nativ-13 (è un’altro vino rispetto a quello già assaggiato in precedenza).

È un Orange wine (e non mi frega niente se è un termine che vi risulta antipatico e che sarebbe più corretto chiamarli bianchi macerati). Si presenta con un colore spettacolare che definire aranciato è il minimo. Limpido e cristallino che non diresti mai che è un non filtrato.
Il Nativ-13 ha fatto 6 MESI di macerazione in anfore d’argilla (Kvevri Georgiane) e 30 MESI di maturazione in botti di rovere.

I profumi sono deliziosi, puliti, di fiori e frutti essiccati, datteri. Senza il minimo difetto olfattivo.
L’ingresso in bocca è salino e abbastanza asciutto, tannico. C’è un ritorno agrumato d’arancia candita e spezie esotiche… curcuma, zafferano. Balsamico nel retronasale. Il tannino è ben composto, setoso. La complessità si espande a percezioni tattili fresche e avvolgenti. Gli aromi restano per minuti. Sfuma lasciando una memoria di piacevolezza e la bocca asciutta che vuole un nuovo assaggio.
L’uvaggio è 60% Chardonnay, 40% Rebula e Malvazija (Ribolla e Malvasia istriana).
Insieme regalano un vino elegante, armonico. Ne senti il respiro dell’anfora e la levigatura del tempo passato in legno. Bellissima evoluzione.
Lo Chardonnay mantiene il suo splendore aromatico. Ribolla e Malvasia lo sorreggono con corpo e mineralità salina oltre che nella loro maturazione aromatica. Il volume alcolico è al 12,5%.

Nativ-13 è un macerato che esce dalla bottiglia come il genio dalla lampada, sono passati 10 anni, ma lui è lì, sveglio e vivo, pronto ad esaudire i tuoi desideri gustativi con un’eleganza da maggiordomo.

La famiglia Leban ha vigne e cantina nella Valle del Vipava a Prvačina, frazione di Nova Gorica (Prevacina, Valle del Vipacco, vallata italiano/slovena). Come dice Borut Leban, il giovane enologo e titolare, “Il vino è creato dalla natura, noi lo rispettiamo e basta”, io aggiungo che per fare un Orange del genere ci vuole anche tanta attenzione e conoscenza.

Mi viene la pelle d’oca a pensare a certe espressioni improvvisate che ormai arrivano da tutta Italia e che sotto il cartello di “naturale” si mostrano scomposte, smaltate di vernice e per niente piacevoli…
Nativ-13 potrebbe essere considerato estremo per il suo percorso di vinificazione ed invece è maturato con stile ed ha tutte le caratteristiche per essere gradito sia dagli amanti degli Orange wine che dai neofiti del genere.

Vagabondo bianco 2017 Le Anfore, Marcel Zanolari

Il tramonto su Milano non sarà come quello sul mare o sulle montagne Valtellinesi ma ha comunque il suo fascino, soprattutto se arriva dopo giorni di nebbioni. L’ultimo sole fa brillare i toni aranciati del Vagabondo nel calice. Sentendone i profumi gioisco per trovarmi di fronte ad un vino che già all’olfatto racconta una storia.

Si apre su note di moscato e fiori bianchi, ricordi da “vino passito” di albicocca e canditi. Le uve bianche da varietà di Riesling (15 diversi cloni) e di Moscato (Piwi), macerano sulle bucce per oltre tre mesi, in anfora. Fermenta naturalmente con i lieviti presenti sugli acini e in cantina, svolge la malolattica e non viene filtrato.

All cieca, dopo aver sentito i profumi, ti aspetteresti un vino dolce, ed eccolo invece secco e fresco con una punta amarotica e speziata. Si percepisce in contemporanea una presenza tannica astringente e una sensazione burrosa accompagnata con armonia da una vena sapida e minerale.

Il produttore è Marcel Zanolari di Bianzone (SO), in Valtellina. Opera una viticoltura biologica e biodinamica certificata.

Nel frattempo ho apprezzato il retrogusto che rimanda alle note del moscato, uva spina, rosa… È ancora in bocca, con una persistenza infinita. Si scioglie sui sentori dolci dell’olfatto e, come su una giostra che ha terminato il giro, non vedi l’ora di farne un’altro per quanto ti sei divertito. 

In qualche modo quella struttura potente ma elegante che caratterizza i rossi di Chiavennasca (Nebbiolo delle Alpi) la si ritrova anche in questo Vagabondo, degna espressione in bianco del territorio Valtellinese.

Casa vinicola Marcel Zanolari di C.V.L.T. , Via Teglio 6/10, Bianzone (SO) – sito

Articolo pubblicato su www.vinievitiresistenti.it

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