Pian del Moro 2015, Musto Carmelitano

Pian del Moro 2015, Aglianico del Vulture DOC.

Che bel vino, complesso ed equilibrato. Si presenta con aromi balsamici e di piccoli frutti neri sotto spirito, legni esotici e sottobosco. In bocca si ha la sensazione polposa del frutto con tutta la sua freschezza accompagnata dai profumi di affinamento e dalla tipica sapidità dei vini vulcanici. 

È un continuo evolversi aromatico che mette insieme la polpa dei frutti neri alle note vegetali ed aromatiche che ricordano la lavanda e la menta. Il tannino è setoso, evoluto, ed insieme alla componente acida mantiene in equilibrio la parte morbida alcolica. 

Lunghissimo e persistente che alla fine sorridi e vorresti applaudire. Penso che questo vino sia nel suo momento di grazia, non gli aggiungerei niente, davvero grande, così, dopo cinque anni dalla sua nascita.

L’unico problema di questo rosso con il 14% di volume alcolico sono i 30° di temperatura e il 60% di umidità nell’aria che ci sono a Milano. Per migliorare la situazione ho abbassato leggermente la temperatura, si è fatto più teso e i tannini hanno fatto la Ola ma io continuavo a sudare. Ho potuto godermelo davvero solo dopo le 21, quando la temperatura è calata, è arrivato il vento, i tuoni e il temporale. Mi sono messo comodo a godermi la serata. La cena era già finita ma l’Aglianico mi ha chiesto di essere versato ancora e i taralli si sono fatti avanti dalla dispensa. Si sta bene questa sera.

Musto Carmelitano è un’azienda agricola a conduzione familiare della Basilicata, di Maschito (PZ). Le uve dei loro vini sono coltivate in  regime biologico e raccolte a mano. La fermentazione è spontanea, con lieviti indigeni e senza chiarifiche o altri interventi di stabilizzazione. In questo Aglianico la macerazione dura tra i 20 e i 30 giorni, poi affina un anno in acciaio, un anno in tonneaux di rovere francese e un anno in bottiglia. 

Da assaggiare qualunque sia la temperatura intorno.